È già tardi? I titoli sono sopravvalutati?
A prima vista, le azioni Novo Nordisk ed Eli Lilly possono sembrare sopravvalutate. Il valore di Eli Lilly è aumentato di quasi il 65% quest'anno, mentre il principale indice azionario statunitense, lo S&P 500, è salito "solo" del 15%. Novo Nordisk è cresciuta del 50% quest'anno, mentre il più ampio indice azionario europeo, l'Euro Stoxx 600, è salito di poco meno dell'8%. Entrambe le società hanno avuto un ottimo anno grazie allo sviluppo di farmaci contro l'obesità e l'attuale rally ricorda per certi versi la frenesia dell'intelligenza artificiale.
Una leggera sopravvalutazione è indicata dal rapporto P/E, ossia il prezzo delle azioni rispetto agli utili per azione. Sebbene non esista un valore ideale, un numero intorno a 20 è considerato buono dagli investitori. Tuttavia, ci sono anche aziende che operano da tempo a un P/E significativamente più alto, soprattutto nel settore tecnologico, come Tesla e Nvidia. Per le aziende farmaceutiche, il rapporto P/E dovrebbe aggirarsi intorno ai 20-40. Novo Nordisk ha attualmente un rapporto P/E di quasi 42, mentre Eli Lilly supera addirittura i 100. Da questo punto di vista, entrambe le società potrebbero essere sopravvalutate. D'altro canto, un P/E troppo basso non ispira molta fiducia, ad esempio quello di Pfizer era inferiore a 10 prima dei risultati dell'ultimo trimestre.
Azioni Novo Nordisk, fonte: Google
Tuttavia, guardare solo al P/E non è sufficiente: agli investitori piace la crescita e possono prezzarla in modo appropriato. È proprio la crescita degli utili e dei ricavi che entrambe le società offrono ora. Inoltre, la cura dell'obesità è letteralmente il sogno degli investitori: risolve un problema urgente per l'umanità.
Azioni Eli Lilly, fonte: Google