Intervista con un fornitore di strategia - Perpetuum Investments
Ciao, e grazie per esserti preso il tempo per tenere questa intervista. Iniziamo subito: come hai iniziato a fare trading per la prima volta, e da quali mercati sei partito?Ciao, e grazie a voi per avermi invitato! Volevo fare qualcosa di diverso nella vita, che non seguisse il modello sociale “università-lavoro”. Non mi immaginavo a lavorare per qualcuno, perché mi piace fare cose che alimentino i miei sogni, e volevo fare qualcosa di buono per il mondo. So cosa stai pensando, ma che dire, ero giovane (ride, ndr).
Così ho iniziato a studiare, e quasi per caso mi sono imbattuto in un corso di formazione nel Forex. Ho inviato la richiesta, e mi hanno chiamato. È iniziato tutto così, con una scelta che potrebbe sembrare casuale, ma che a mio modo di vedere era destino. Da allora ho fatto molte cose, di cui sono davvero felice.
Se tornassi indietro lo rifaresti?
Assolutamente sì!
Oggi fare trading sui mercati finanziari è una professione sempre più popolare, e vediamo sempre più persone, anche molto giovani, provare a battere il mercato. Cosa consiglieresti ai trader che stanno muovendo ora i loro primi passi?
Gli direi che sono fortunati a voler iniziare questa avventura, ma devono sapere che i vantaggi del trading sui mercati finanziari passano per una strada ricca di ostacoli. Devono sapere che avranno bisogno di grande determinazione, ambizione e forza di volontà. La maggior parte abbandona dopo pochi mesi, solo perché capisce che c’è moltissimo lavoro da fare per riuscire, ma anche perché pensa che sia un modo di fare soldi dalla sera alla mattina o semplice come imparare a usare Photoshop :) Sì, lo so che Photoshop è un software complesso con una curva di apprendimento ripida. Ma dopo qualche tutorial puoi iniziare a capire come funziona. Sui mercati finanziari questo non succede: per iniziare a capire come funzionano, ci vuole una strategia su misura e una mentalità da trader.
Ho detto prima che la maggior parte abbandona l’idea dopo pochi mesi. Nella maggior parte dei casi, questo è dato dalla strategia di trading. Sai, non puoi “comprare” o “acquisire” una strategia: dopo aver capito le basi, come i tipi di mercati e gli strumenti cardinali dell’analisi tecnica e così via, devi iniziare con un approccio semplicistico, da ampliare poi in base alla tua personalità, ai tuoi obiettivi ecc. Ci vuole molto tempo, sforzo, prove, errori e nuovi tentativi. Dato che la gente si aspetta risultati rapidi, l’aspirante trader e le persone che lo circondano pensano che sia tutto un’immane perdita di tempo.
La situazione si fa ancora più complicata quando il trader realizza sia il potenziale che il lavoro necessario in questo settore, vuole sforzarsi per raggiungere il risultato, ma la sua famiglia, o la sua compagna di vita o qualcun altro gli mette pressione per farlo smettere, perché non sta facendo quello che fanno tutti: trovare un lavoro e portare a casa lo stipendio. Ma certe persone non ce la possono proprio fare :)
Prima o poi, il trader potrebbe ritrovarsi a scoprire che nessuno, neanche le sue parentele e amicizie più strette, concorda con la sua scelta. È un momento di grande solitudine. Ma è anche il momento in cui deve essere onesto con sé stesso e prendere una decisione: lasciar perdere, o rimanere sulla strada che lo porterà alla felicità. La decisione dipende da ciò che ha imparato in questo periodo; se ha il sentore di essere sulla strada giusta, di ottenere risultati grazie alle conoscenze acquisite, allora continui a crescere. Se invece dopo qualche mese, o magari un anno, non ha raggiunto alcun risultato, sarà meglio che inizi a pensare a cosa fare.
Non dimenticare che è un lungo viaggio, e che chi rimane ne trarrà grandi vantaggi
Gli consiglieresti il Forex o qualcos’altro? E perché?
Provare diverse soluzioni è sempre una cosa positiva, che arricchisce il trader con prospettive più ampie, e gli offre maggiori probabilità di trovare ciò che cerca davvero.
Sì, prova il Forex! Lo sai, è il mercato più liquido e attivo al mondo, e offre molti vantaggi. Tieniti però aperto anche ad altri tipi di mercati: potresti scoprire che gli indici o le azioni fanno più al caso tuo. Siamo tutti diversi, in fondo.
Da quanto tempo fai trading con denaro reale?
Faccio trading con soldi veri da 12 anni. Ci sono stati degli alti e bassi, ma ho imparato molto sul denaro.
Se te lo ricordi, prima ti dicevo che una mentalità da trader era importante. Ecco perché quando passano da un conto demo a un conto live molti di noi finiscono in shock. Siamo portati a pensare che il denaro sia una risorsa limitata, e che perderlo non vada bene.
Ricordo il mio primo giorno dopo essere passato a fare trading live. Feci le stesse transazioni sia sul conto demo che su quello live, ma a fine giornata il conto demo era in profitto, quello live in perdita. Fu in quel momento che capii che per avere successo in questo mestiere bisogna saper gestire la propria emotività. Dovetti cambiare modo di pensare per riuscire ad attenermi al piano di trading.
In pratica, questo significo imparare ad attendere il raggiungimento del Take Profit per chiudere l’operazione, anziché accontentarsi di pochi pip e chiudere manualmente, o nell’operazione successiva avrei perso quei pochi pip una volta toccato lo Stop Loss. Dovetti imparare anche ad avere pazienza e aspettare che gli indicatori generassero i giusti segnali. Sì, a quel tempo utilizzavo indicatori tecnici, come ogni trader principiante.
Ti ricordi la tua migliore operazione? E la peggiore?
In realtà no. Non è che abbia mai dilapidato un conto intero, quindi non ricordo un’operazione peggiore di altre. Ho avuto strisce di perdite consecutive, a volte, che hanno ridotto il mio capitale complessivo nonostante utilizzassi delle regole di gestione del denaro.
Per quanto riguarda le migliori, direi lo stesso. Potrei confessarvi però che una volta feci un esperimento e lasciai aperta un’operazione sul NZDUSD. La direzione del trend giornaliero, o forse settimanale, era perfetta, si allineavano diversi fattori. Così feci l’acquisto e impostai solo lo Stop Loss. Volevo provare a fare swing trading, perché fino a quel momento chiudevo sempre le operazioni il giorno dell’apertura. Lasciai la posizione aperta per tre settimane, usando un Trailing Stop manuale. Fu così che decisi di passare allo swing trading, abbandonando scalping e day trading. La considero la mia operazione migliore, perché mi portò a prendere una decisione che ha contribuito al mio successo sul lungo periodo.
Cosa fai durante una giornata normale?
Di solito mi sveglio la mattina, mi lavo la faccia, controllo i grafici ma solo per un’occhiata veloce, non più di 5 secondi. Lo faccio per avere un minimo di tempo per elaborare le informazioni, ma non di fronte alla piattaforma. A quel punto faccio stretching e flessioni.
Dopodiché faccio colazione e leggo qualche articolo, purché non riguardi il Forex! Google sa cosa preferisco leggere, quindi mi mostra articoli sulle ultime notizie in materia di tecnologia, informatica, medicina, musica e alimentazione. Se mi mostra articoli sul Forex, li nascondo.
Solo una volta finito di leggere mi siedo davanti alla piattaforma, ed è lì che voglio vedere i risultati di quei 5 secondi. Mi aiutano nel momento in cui, metaforicamente parlando, mi “tuffo” nei grafici. L’idea è che mentre sto facendo esercizi e non sono di fronte ai grafici, posso raccogliere le informazioni fondamentali. Quando poi apro davvero la piattaforma, affronto i grafici in modo più obiettivo.
È in questo momento che cerco posizioni da aprire. Se il trend dei mercati non è ancora definito, mi prendo due o tre ore per studiare, ovvero analizzo gli strumenti finanziari su cui faccio trading per capire che tipo di operazione potrebbe materializzarsi. Mi piace avere un piano pronto per tempo!
Dopo aver fatto i compiti rispondo alle email aziendali e ai messaggi, e se ci sono chiamate in programma me ne occupo.
Poi esco a fare una passeggiata o occuparmi di attività consuete: shopping, lavare l’auto, o andare a trovare qualche amico.
All’apertura di New York controllo di nuovo i grafici per vedere se c’è qualche novità interessante. Faccio qualcosa, o se non lo avevo fatto a mezzogiorno vedo qualche amico in un locale.
Dedico la sera al relax: guardo documentari, leggo, e ricarico le batterie per la giornata successiva.
Ti ritieni un “trader professionista”? Perché?
Mi considero un trader professionista perché è quello che faccio per vivere, ma non significa che abbia smesso di imparare: in questa professione devi costantemente comprendere meglio il modo in cui vedi le cose, cambiare, e cogliere le opportunità del mercato. Quindi, in un certo senso, diventi “sempre più professionista”.
Fai trading da solo o fai parte di qualche community di trading, su cui scambi idee e condividi esperienze?
Faccio trading da solo. A volte ho provato a far parte di un team o di un duo, ma per me non è una strategia vincente. Se la mia opinione corrisponde a quella di un altro trader o di (quasi) tutti gli altri, bene. Ma se non siamo d’accordo, faccio quello che ritengo di dover fare. A conti fatti quindi agisco da solo, quindi non ha senso cercare le opinioni degli altri. Perché? Perché quando punti di vista diversi si incontrano, il piano che ne viene fuori potrebbe essere diverso da quello iniziale. A volte è una cosa buona, ma nella maggior parte dei casi non lo è. E dato che nel trading non bisogna avere sempre ragione, ma semplicemente avere ragione la maggior parte delle volte, preferisco fare da me.
Non fraintendermi, mi piace discutere dei vari scenari di mercato. Ma se vuoi seguire la tua decisione, e invece esiti perché qualcun altro ha un’opinione diversa, o magari il contrario, sia te che l’altra persona cadete vittime di uno squilibrio emotivo.
La tua strategia, Perpetuum Investments, fa parte della nuova sezione miniFX Strategies di PurpleZone. Contiene strategie disponibili per investitori con un requisito di deposito minimo di 100 EUR. Cosa ne pensi di questo approccio e dell’idea di mettere le Strategie a disposizione di un maggior numero di persone?
È un approccio che sostengo: per me, i mercati devono essere aperti a tutti, indipendentemente dal proprio capitale. Se non sai ancora fare trading, o non pensi di imparare, lascia che gli esperti lavorano per te, e se il conto è ridotto, pensa bene se l’asset ti interessa. Magari dopo un po’, quando avrai capito meglio come funziona il tutto, e vedrai che la strategia è stabile, avrai anche la fiducia per massimizzare l’investimento e mettere al lavoro il tuo capitale.
È una sorta di benvenuto, che dà vantaggio a tutti.
Questa strategia è una novità nella nostra offerta. Sai dirci qualcosa di più? Qual è il suo vantaggio, e quanto ci hai lavorato prima di farla partire su un conto live?
Perpetuum Investments è il culmine di molti degli anni che ormai fanno parte della mia esperienza di trading. Come trader, volevo raggiungere un approccio sostenibile che durasse sul lungo periodo e non mi tenesse tutto il giorno davanti al computer, o non sarebbe andato bene né per il mio conto né per la mia salute. Un approccio, insomma, che si allineasse con i principali movimenti del mercato.
Ovviamente, tutto finisce poi per manifestarsi nei profitti, che sono direttamente collegati ai rischi. La risposta a che tipo di strategia è Perpetuum Investments, quindi, è che è una strategia che presenta un modello a basso rischio. Ho visto molti trader di grande talento prendersi rischi notevoli. Come dicevo prima, quando si è verificata una striscia negativa, i loro conti hanno perso parecchio valore. Al posto di esporre tutto il capitale per ottenere ritorni rapidi e notevoli, preferisco rischiare meno e avere risultati omogenei sul lungo periodo.
Purtroppo, negli anni ho visto e sentito molti conti finire male, solo perché il trader si prendeva rischi enormi. Credo che questo non debba più succedere, ed ecco perché Perpetuum Investments punta a offrire stabilità agli investitori nel lungo periodo.
Cosa riserba il futuro del mercato Forex e del trading, secondo te? (regolamentazione ESMA, volatilità di mercato, robot di trading…)
Beh, nel corso della storia il mercato ha vissuto diverse fasi, eppure è ancora qui, sempre più brillante. È qui per restare, e saprà assorbire tutte le novità, sia normative che di tecnologia.
Direi che sono i trader a dover sopravvivere: il mercato avrà sempre un motivo per avere più o meno volatilità, salire e scendere durante un discorso, cambiare ciclo, e chi sviluppa robot di trading ha sempre il suo bel da fare.
Il futuro del trading, secondo me, passerà per software di trading nuovi. Credo che si concentreranno sulle attività che richiedono più tempo ai trader, e li lascerà concentrare sulle proprie opinioni e decisive.
Credo anche che il mercato del Forex abbia un futuro brillante: le valute non spariranno di certo. Il volume giornaliero salirà, come ha fatto negli ultimi anni. Dobbiamo solo imparare a capirlo, e riuscire ad adattarci.